domenica 8 novembre 2009

Il quattro in linea

Il quattro in linea è un urlo scagliato contro il cielo che sfoga la mia rabbia mentre permetto al vento di strappare lacrime ai miei occhi.

giovedì 13 agosto 2009

Sei tu


Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.


Paulo Coelho

mercoledì 12 agosto 2009

Alla fine

Alla fine scoprirai che le cose più leggere
son le uniche che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l'odore stesso che aveva un giorno il vento.

Mario Quintana

venerdì 6 marzo 2009

Distanze astronomiche


In astronomia le unità di misura in uso sulla terra perdono significato date le enormi distanze che separano i corpi celesti. Vengono così introdotte 3 unità di misura derivate che sono più adatte per descrivere le distanze immense che separano i corpi celesti.

L'Unità Astronomica(U.A.) è l’unità di misura standard per le distanze nel sistema solare.

Una U.A. corrisponde alla distanza media che separa la Terra dal Sole ed equivale a circa 149.597.870 chilometri.

L'anno luce è un'unità di misura delle lunghezze, definita come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto nell'intervallo di un anno. La definizione esatta di anno luce è la distanza che un fotone percorre nello spazio vuoto in assenza di campo gravitazionale o magnetico in un anno giuliano (365,25 giorni ). La velocità della luce nel vuoto è pari a 299 792 458 m/s, un anno luce corrisponde cioè a poco meno di DIECIMILA MILIARDI di chilometri.

L'anno luce non è un'unità di misura del tempo (né tantomeno della "quantità" di luce), per quanto sia corretto dire che l'immagine di un corpo celeste distante un certo numero di anni luce ci mostra quel corpo celeste com'era lo stesso numero di anni fa, e non in questo momento.

Per le distanze più grandi si utilizza come unità di misura il Parsec, (abbreviato in pc). Significa "parallasse di un secondo d'arco". Con parallasse si indica lo spostamento apparente di un oggetto su uno sfondo fisso e lontanissimo quando viene guardato da due punti diversi. Ne possiamo avere un idea se guardiamo il nostro dito indice o una penna tenuta davanti a noi alternativamente con l'occhio destro e con il sinistro. Più la penna è lontana più è impercettibile lo spostamento più è vicina più sembra spostarsi alternando i punti di osservazione occhio destro e occhio sinistro. Fu fatta basandosi sulla trigonometria, utilizzando l'ampiezza dell'orbita terrestre come linea di base. 1 Parsec = 3,26 anni luce.




“Sdraiarmi al sole in un prato di una landa desolata, ascoltare la musica del vento, il profumo dell’erba, sentire il calore del sole sulla pelle, stare in un abbraccio tenero con la terra e sentirne il profumo, essere un tutt’uno con l’universo, minuscola cellula vivente, insignificante grumo di materia, eppure viva!
La mente fatica.
Pensare,concepire l’immensità di una singola galassia, la nostra Galassia, La Via Lattea. Viaggiare con la mente, esplorare, uscire dalla nostra atmosfera; ecco la Terra, la nostra casa!
Guardare in distanza il nostro sistema solare, ancora più lontano verso il centro della spirale, miliardi di stelle, polvere, nubi di gas.
” Le distanze sono enormi e la mente annichilisce sgomenta, davanti alle migliaia di anni luce!"
Meglio tornare sul prato di casa nostra, con la brezza tiepida che mi accarezza.
Delirio o desiderio?

giovedì 26 febbraio 2009

Ricordo


Urla, strepiti, gente concitata che chiede a mio padre cosa si deve fare. Non capisco, svegliata da quel clamore, riesco a sentire mio padre che bestemmia forte, dalla sua stanza. Mia madre piange e gli raccomanda: stai attento! Una sola parola nella confusione che proviene da fuori e da dentro casa. Fuoco! Scatto come una molla, in pochi secondi sono nella stanza dei miei, mio padre si sta vestendo alla meglio, con tanta urgenza. Vedo un bagliore provenire dall’esterno, mi avvicino alla finestra e lo vedo, é sopra la stalla dei cavalli. Mi giro, vedo mio padre che vestito sta uscendo, e sulla porta mio fratello che entra, assonnato, con l’aria di non capire nulla di quello che sta accadendo, ma è normale a cinque anni. Io sono più grande ho già sette anni! Un urlo di mio padre: State qui, con la mamma! Non muovetevi per nessun motivo! Mio fratello comincia a frignare, mamma lo prende in braccio e si avvicina alla finestra, tutti e tre stiamo li, a guardare. Il fuoco sopra la stalla dei cavalli. Non mi ero accorta nella grande confusione e il rumore del fuoco, che i cavalli “piangevano”, nitrivano forte e scalciavano per riuscire a liberarsi! Vedo mio padre che prende un grande sacco e lo bagna nell’abbeveratoio, di corsa va verso la stalla e il fuoco, si butta il sacco sulla testa e le spalle ed entra. Mia madre inizia a pregare. Il mio piccolo cuore era terrorizzato da quello che vedeva e sentiva, i cavalli piangevano, il fuoco faceva un gran baccano. Pochi secondi e il normanno, quello grosso da tiro, esce ad una velocità che non gli avevo mai visto, si dirige verso l’aperta campagna. Uno dopo l’altro escono i cavalli impazziti e finalmente liberi! Kiss, Athos , Stella, Bigio, anche loro sono fuori! E finalmente anche mio padre, di corsa all’abbeveratoio sempre bestemmiando, ma con meno rabbia e sollevato, si butta l’acqua sul viso. - Signore ti ringrazio!- La stalla adesso, può anche bruciare. E come se il Signore avesse sentito, con un gran boato, il tetto della stalla crolla.

lunedì 23 febbraio 2009

Dentro a un sasso


Dentro a un sasso ho visto sogni sparsi,
brillavano al sole come diamanti.
Ho visto fiumi sotterranei, linfa della terra,
l’immensità dei giardini di pietra,
una passione che regala felicità e…
il fiore del tuo sorriso.

venerdì 20 febbraio 2009

Buonanotte

Buonanotte alla notte di un pensiero affannato
Si era spento col giorno ma poi adesso è rinato
Aspettandolo un poco un ritrovato dolore
Hai provato a sfuggire ma lo devi affrontare .
Buonanotte alla notte dove c’è da ballare
Tra le luci sbiadite o le strade sul mare
In attesa di qualcosa che ci possa capitare
Non sappiamo bene cosa ma dovrà arrivare
Buonanotte alla notte di chi non sa finire
Lascia sempre in sospeso qualche cosa da fare
Non gli basta un minuto non gli serve un aiuto
Quando ha tempo finirà per lasciarsi stupito
Buonanotte alla notte di chi ha qualcosa nel cuore
Di chi non dorme e riflette chiamandolo amore
Che se tale sarà lo dirà solo il tempo
Con uno sguardo truccato o con un lume già spento
.